INTERROGAZIONE n. 47 del 08/04/2022
Studio epidemiologico delle aree a rischio ambientali della Calabria

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-l’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) svolge studi epidemiologici in una vasta gamma di aree del Paese, principalmente con riferimento ai Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche, ma anche in aree caratterizzate dalla presenza di siti di smaltimento incontrollato di rifiuti pericolosi e nei comuni italiani con elevato tasso di mortalità;
- in queste attività, l’I.S.S. collabora con le Regioni, le ARPA, gli Osservatori Epidemilogici e le Aziende Sanitarie Locali;
- da alcuni anni si è sviluppata una crescente rete di collaborazioni fra questo Istituto (in particolare il Dipartimento Ambiente e Salute) e la Regione Calabria, testimoniati dal Rapporto ISTISAN 16/9 del 2016 dedicato allo “Studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria: obiettivi, metodologia, fattibilità” a cura di Pietro Comba e Massimiliano Pitimada, alla cui stesura hanno partecipato diverse istituzioni regionali e locali della Calabria come l’ ARPACal, il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria e il Registro Tumori della Provincia di Catanzaro;
Tenuto conto che: - la pubblicazione dei quattro casi di studio presi in esame fa un primo quadro dello stato di salute (in uno spazio temporale che va dal 2006 al 2012) e in tre dei quattro studi, emergono dei dati che meritano di essere “attenzionati”. Risultati 4 casi studio: 1. Crotone (unico Sito di Interesse Nazionale presente in Calabria): eccessi di mortalità in entrambi i generi per tutte le cause, tutti i tumori, tumori epatici e renali. Eccessi di ricoveri ospedalieri per tutti i tumori e per neoplasie gastriche, epatiche e polmonari. 2. Davoli e Lamezia Terme: i dati di incidenza oncologica non mostrano eccessi rispetto alla popolazione di riferimento. 3. Serre Vibonesi (Fabrizia, Mongiana, Serra San Bruno): eccesso di mortalità per tumori totali e in particolare tumori gastrici, e per diverse patologie cronicodegenerative. 4. Valle dell’Oliva: nel Comune di Serra d’Aiello eccessi di mortalità per tumori del colon-retto e per diverse patologie cronico-degenerative;
Preso atto che: - il rapporto, sopra citato, a cura di P. Comba e M. Pitimada è stato inserito nel PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE approvato con DCA n° 137 del 31 Dicembre 2021;
Considerato che: - il monitoraggio dei dati epidemiologici è fondamentale per impostare i programmi di politica sanitaria;
- è prioritario estendere la copertura della sorveglianza epidemiologica e sanitaria a tutto il territorio regionale. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1. se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure intenda adottare al fine di individuare in maniera puntuale i fattori di rischio e le cause che determinano simili preoccupanti incidenze e di predisporre un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica e sanitaria nelle aree contaminate della Calabria;
2. quali siano le misure adottate a seguito della collaborazione tra la Regione e l’Istituto Superiore della Sanità alla luce del quadro emerso e da attenzionare come evidenziato in premessa;
3. quali iniziative intenda promuovere in riferimento al rapporto tra aree inquinate/patologie tumorali al fine di garantire un opportuno programma di prevenzione, nonché di assistenza sanitaria che salvaguardi la salute dei cittadini;
4. quando e se si intenda mettere a regime il Registro Tumori sull’intero territorio regionale alla luce dell’accreditamento all’AIRTUM al fine di avere un adeguato aggiornamento dei dati inerenti alla mortalità oncologica, fondamentali per l’analisi dello stato di salute di tutta la popolazione calabrese;
5. vista l’incidenza della problematica sull’intero territorio regionale, che oltrepassa l’ambito di competenza della aziende sanitarie provinciali, e i dati particolarmente preoccupanti relativi all’aspetto sanitario, si chiede quali azioni intenda intraprendere nel merito e se ritiene utile e necessario coinvolgere il Dipartimento regionale Tutela della Salute.

Allegato:

08/04/2022
A. BRUNI